“Accordo per il cessate il fuoco”
Ma Israele frena l’annuncio di Hamas
di Yair Shalom – I gruppi terroristici di Hamas e della Jihad islamica hanno comunicato di aver concluso un accordo...
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di Daniel Harkov – “Eravamo seduti in salotto, parlavamo, scherzavamo, ridevamo. Poi ad un tratto l’inferno…” A parlare da un...
di David Sinai – L’Aeronautica militare israeliana ha effettuato la più grande operazione diurna contro gli obiettivi di Hamas dall’Operazione...
Notte di fuoco sul confine fra Gaza ed Israele. Nelle ultime ore 17 razzi sono stati lanciati dalla Striscia verso...
di Davide Frattini – La «clausola 7b» è giudicata inaccettabile dal presidente Reuven Rivlin e anche i consiglieri legali del...
di Fiamma Nirenstein – La decisione irlandese di comminare fino a 5 anni di galera e 250mila euro di...
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dato ordine la scorsa notte al ministero degli Esteri di convocare l’ambasciatore dell’Unione...
di Ernesto Galli della Loggia
Per capire la realtà profonda dell’antisemitismo, oggi più forte che mai, che cosa in esso si nasconda davvero in Italia come altrove, è necessario innanzi tutto partire da un dato: dalla straordinaria valenza simbolica acquisita dall'ebraismo agli occhi degli europei. Una tale valenza si è costruita su due capisaldi, il Cristianesimo e la Shoah. Grazie a essi l’Ebraismo oggi si presenta virtualmente come il momento iniziale e al tempo stesso il punto d’arrivo dell’intera storia d’Europa, in certo senso l’alfa e l’omega di tale storia, il principio e la fine. Il principio, allorché l’emanazione religiosa neotestamentaria del giudaismo uscì dalla Palestina e si diffuse su questo continente dando forma e sostanza a quella civiltà europea che è ancora la nostra; e insieme però anche il punto terminale della vicenda che ebbe allora inizio. La fine da cui l’Europa non si risolleverà più, segnata dal suo suicidio storico tra le fiamme dell’Olocausto. Per l’Europa, insomma, l’Ebraismo è divenuto una sorta di luogo simbolico dell’Origine e contemporaneamente della Catastrofe. Non basta. Proprio in ragione della Shoah, l’Ebraismo ha assunto — oggi soprattutto — anche il carattere di luogo simbolico di un giudizio sull'Europa che evidentemente non può che essere di irrimediabile condanna. Un giudizio che dal 1945 in avanti — e ben a ragione — esso ha rivendicato ed espresso in una molteplicità di forme. Attraverso le innumerevoli testimonianze autobiografiche, i tanti racconti, le smaglianti analisi e i bellissimi libri dei suoi storici e intellettuali, aventi tutti per argomento la persecuzione e lo sterminio; così come attraverso una richiesta incessante di risarcimento simbolico che ha come momento centrale la rievocazione instancabile, l’enfasi sulla memoria .