Com’è bello tagliare la gola…
La sottomissione dell’Occidente
di Gerardo Verolino . Tutte le volte che ricorre il Palio di Siena si leva il grido di dolore degli...
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di Amanda Gross – Gli attivisti di sinistra Breaking the Silence and Peace Ora con i loro leader sono stati...
di Daniel Harkov – Circa 5.000 palestinesi hanno protestato lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele, con...
di Yair Shalom – Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha condannato l’incendio di immagini del ministro dell’Interno Aryeh Deri in...
di Adir Amon – Il governo tedesco si è impegnato a incrementare significativamente i finanziamenti per l’agenzia delle Nazioni Unite...
di Esor Ben Sorek – Non sono un fervente seguace dei miracoli fatti dall’uomo. Credo piuttosto nel detto “un leopardo...
L’amministrazione Trump ha deciso di cancellare tutti i finanziamenti statunitensi del programma di aiuti delle Nazioni unite per i rifugiati...
di Niram Ferretti – Abdelsalam al-Majali, oggi 93 enne ed ex primo ministro giordano dal 1993 al 1995, periodo durante...
di Fabio Scuto – E’ in una cella senza nome, non ha nemmeno un codice identificativo, ma il detenuto...
Italia e Israele sempre più uniti nel campo dell’alta educazione e nella formazione di un linguaggio omogeneo per l’istruzione e...
di Giuseppe Crimaldi
"Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". (José Saramago) Nessuno muore mai veramente quando c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi. Me lo ripeto in queste ore, da quando è arrivata la notizia della scomparsa di PieroTerracina. Posso permettermi di parlare a nome di tutti gli iscritti alla Federazione Italia Israele esprimendo lo sgomento e la tristezza comune. Con lui - magnifico nonagenario che pareva immune dalla inesorabilità del tempo - se ne va uno dei più lucidi e coraggiosi testimoni degli orrori perpetrati dal nazifascismo in Italia. Terracina è stato un costruttore di coscienze. Ho avuto due volte il privilegio di stargli accanto e di parlargli a lungo: la sua voce profonda, il suo sguardo penetrante facevano da sfondo a pensieri e idee sempre coinvolgenti. .Fabio Isman con "1938, l'Italia razzista, i documenti delle persecuzione contro gli ebrei" (edizioni del Mulino) ha vinto nella sezione Anniversari, ex aequo con il libro di Paolo Morando, "Prima di piazza Fontana, la prova generale" il Premio Fiuggi Storia.