Ecco il battaglione “Gates of Fire”
i riservisti contro Hezzbolah
di Adir Amon – L’esercito israeliano ha formato un nuovo battaglione di riserva per agire come prima linea di...
di Adir Amon – L’esercito israeliano ha formato un nuovo battaglione di riserva per agire come prima linea di...
di Giulio Meotti – Da quassù (mi trovo, sulle Dolomiti) fa strano leggere e pensare alle notizie che mi arrivano...
di Eduardo Palumbo – La vignetta di Cecigian è di quelle virali. Una spruzzata di antisemitismo politicamente corretta. Scontata e...
di Yossy Raav – E’ rottura. Clamorosa, improvvisa, inattesa. Le elezioni anticipate di aprile hanno creato un vero terremoto nella...
di Niram Ferretti – Insomma se non un santo, siamo molto vicini. Sono quasi tutti santi quando muoiono, soprattutto se...
di Gerardo Verolino – Achinoam Nini, la quarantanovenne cantante israeliana meglio conosciuta solo come Noa, quella della famosa canzone “Beautiful...
di Amanda Gross – Approvata la legge che prevede forti multe per coloro che vanno con le prostitute. E’ la...
di Giuseppe Crimaldi
"Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". (José Saramago) Nessuno muore mai veramente quando c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi. Me lo ripeto in queste ore, da quando è arrivata la notizia della scomparsa di PieroTerracina. Posso permettermi di parlare a nome di tutti gli iscritti alla Federazione Italia Israele esprimendo lo sgomento e la tristezza comune. Con lui - magnifico nonagenario che pareva immune dalla inesorabilità del tempo - se ne va uno dei più lucidi e coraggiosi testimoni degli orrori perpetrati dal nazifascismo in Italia. Terracina è stato un costruttore di coscienze. Ho avuto due volte il privilegio di stargli accanto e di parlargli a lungo: la sua voce profonda, il suo sguardo penetrante facevano da sfondo a pensieri e idee sempre coinvolgenti. .