Aggredito a Berlino
il rabbino Yehuda Teichtal
Ancora un attacco di natura antisemita a Berlino. Vittima il rabbino della comunità ebraica della capitale Yehuda Teichtal, coperto di...
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di Paola Perrone – Un volume importante quello di Carlo Brusco (Edizioni Gruppo Abele), bello soprattutto perché alimenta quel senso di...
“Una presa in giro”: questo, secondo Peace Now, il significato della decisione adottata ieri dal governo israeliano di autorizzare nelle...
La Commissaria per l’informazione del Regno Unito, Elizabeth Denham, ha ordinato al Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) di divulgare...
di Giuseppe Crimaldi
"Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". (José Saramago) Nessuno muore mai veramente quando c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi. Me lo ripeto in queste ore, da quando è arrivata la notizia della scomparsa di PieroTerracina. Posso permettermi di parlare a nome di tutti gli iscritti alla Federazione Italia Israele esprimendo lo sgomento e la tristezza comune. Con lui - magnifico nonagenario che pareva immune dalla inesorabilità del tempo - se ne va uno dei più lucidi e coraggiosi testimoni degli orrori perpetrati dal nazifascismo in Italia. Terracina è stato un costruttore di coscienze. Ho avuto due volte il privilegio di stargli accanto e di parlargli a lungo: la sua voce profonda, il suo sguardo penetrante facevano da sfondo a pensieri e idee sempre coinvolgenti. .Fabio Isman con "1938, l'Italia razzista, i documenti delle persecuzione contro gli ebrei" (edizioni del Mulino) ha vinto nella sezione Anniversari, ex aequo con il libro di Paolo Morando, "Prima di piazza Fontana, la prova generale" il Premio Fiuggi Storia.