“Il mio libro preferito? Mein Kampf”
Pisa, nuovo scivolone di Laurora
di Giorgio Bernardini, Paolo Ceccarelli – «Ma lei lo ha letto il Mein Kampf? E un libro interessante. Folle, certo....
di Giorgio Bernardini, Paolo Ceccarelli – «Ma lei lo ha letto il Mein Kampf? E un libro interessante. Folle, certo....
La Cia ha desecretato il rapporto segreto dell’antropologo Henry Field del 1943 intitolato “Tratti biografici di Hitler”. Il rapporto si basa...
di Andrea Marcenaro – Il Mein Kampf risale di 200 posizioni in meno di due giorni, moltiplica le vendite per...
di Giovanni Sallusti – Gratta gratta, le anime belle che affollano la Cupola del Politicamente Corretto riadattano un adagio che il...
di Matteo Sacchi – Qual è l’antidoto al nazismo? La risposta è abbastanza condivisa nel mondo occidentale: studiarlo. Ma nello...
di Giuseppe Crimaldi
"Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". (José Saramago) Nessuno muore mai veramente quando c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi. Me lo ripeto in queste ore, da quando è arrivata la notizia della scomparsa di PieroTerracina. Posso permettermi di parlare a nome di tutti gli iscritti alla Federazione Italia Israele esprimendo lo sgomento e la tristezza comune. Con lui - magnifico nonagenario che pareva immune dalla inesorabilità del tempo - se ne va uno dei più lucidi e coraggiosi testimoni degli orrori perpetrati dal nazifascismo in Italia. Terracina è stato un costruttore di coscienze. Ho avuto due volte il privilegio di stargli accanto e di parlargli a lungo: la sua voce profonda, il suo sguardo penetrante facevano da sfondo a pensieri e idee sempre coinvolgenti. .Fabio Isman con "1938, l'Italia razzista, i documenti delle persecuzione contro gli ebrei" (edizioni del Mulino) ha vinto nella sezione Anniversari, ex aequo con il libro di Paolo Morando, "Prima di piazza Fontana, la prova generale" il Premio Fiuggi Storia.