Ungheria, ondata antisemita
dopo la sconfitta elettorale
di Micol Flammini – Sono apparsi dei cartelli per le strade di Budapest che mostrano i volti di due giornalisti,...
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Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato che il suo paese stabilità a Gerusalemme una rappresentanza commerciale con “status...
La visita ufficiale in Israele, su invito del premier Benyamin Netanyahu, del primo ministro ungherese Viktor Orban spacca l’opinione pubblica...
di Davide Frattini – Che i manifesti con il volto ingigantito di George Soros siano stati in parte stracciati dalle...
di Anshel Pfeffer Una decina di anni fa il governo israeliano decideva di non avere nulla a che fare con...
di Giuseppe Crimaldi
"Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". (José Saramago) Nessuno muore mai veramente quando c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi. Me lo ripeto in queste ore, da quando è arrivata la notizia della scomparsa di PieroTerracina. Posso permettermi di parlare a nome di tutti gli iscritti alla Federazione Italia Israele esprimendo lo sgomento e la tristezza comune. Con lui - magnifico nonagenario che pareva immune dalla inesorabilità del tempo - se ne va uno dei più lucidi e coraggiosi testimoni degli orrori perpetrati dal nazifascismo in Italia. Terracina è stato un costruttore di coscienze. Ho avuto due volte il privilegio di stargli accanto e di parlargli a lungo: la sua voce profonda, il suo sguardo penetrante facevano da sfondo a pensieri e idee sempre coinvolgenti. .Fabio Isman con "1938, l'Italia razzista, i documenti delle persecuzione contro gli ebrei" (edizioni del Mulino) ha vinto nella sezione Anniversari, ex aequo con il libro di Paolo Morando, "Prima di piazza Fontana, la prova generale" il Premio Fiuggi Storia.